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"E intanto però il governo di destra che, a suo dire, “sta facendo la storia” – una brutta storia aggiungo io – si dota di un ulteriore strumento per ribadire i propri orizzonti ideologici che hanno a che vedere con il modello di famiglia e di società, con l’ossessione per il comando, il controllo, il divieto, la punizione. Per inciso, la recente approvazione della “riforma” sulla giustizia o le proposte di premierato e autonomia differenziata non vanno anch’esse in questa direzione? E dunque altro che diritti, autodeterminazione e libertà! Del resto lo dice bene Lea Melandri quando afferma che “La messa al bando GPA non ha nulla a che vedere con i diritti delle donne, tanto meno di quelle povere."
La seconda raccolta dei materiali pubblicati nella rubrica "Intersezioni Femministe" della rivista on line di Transform!Italia
Il progetto grafico è stato curato da Anita Giuriato.
"Racconto un episodio della mia vita personale perché credo sia un pochino emblematico di una realtà ormai consolidata....."
"L’azione israeliana contro migliaia di libanesi serve ad alimentare ed estendere il conflitto, unica condizione perché Netanyahu resti al potere"
Immagine dalla rete.
Il Disegno di legge 1660 ( cosidetto "Decreto sicurezza" ) approvato alla Camera punta a negare il conflitto. Si vuole sopprimere qualsiasi dissenso ma non riusciranno a eliminare il conflitto, ciò "che da sempre apre crepe nella storia" scritta da chi sta al vertice. Gestire i conflitti in modo non violento resta anche la più importante antitesi alla guerra.
"Che rapporto c’è tra femminismo e nonviolenza? Quali sono state le interpretazioni femministe delle opere dei “maestri della nonviolenza” e quali le critiche ai movimenti diretti dagli uomini? Con quali argomentazioni le femministe hanno criticato la teoria della guerra giusta? E ancora, perché il pensiero femminista sulla nonviolenza è stato sottovalutato o taciuto? "
Un’utile ricostruzione storica del femminismo pacifista.
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